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Immagine del redattoreKB Knowledge

2017, l'anno del video content marketing


La crescita dei video, soprattutto in ambito mobile, negli ultimi due anni è stata esponenziale. La tendenza è quella di video differenziati non solo su contenuti e formati, ma anche sul versante dei canali e dei momenti di fruizione.

Dimenticatevi dei video standard, della fruizione passiva da parte dell’utente e dei tradizionali formati landscape in 16:9. Il mercato del video è stato travolto dal treno dei social media e dal fattore mobilità, con la diretta conseguenza che sono i fruitori stessi dei video a determinare il modo in cui viene visualizzato il contenuto. L’attenzione del pubblico, in pratica non è diminuita ma si è dispersa attraverso formati e dispositivi.

Nell’era di moltiplicazione dei contenuti, su ogni piattaforma, il video assumerà una forma e un ruolo narrativo diverso a secondo della finalità e del modo con cui gli individui fruiscono dei messaggi: dai video 360° al Canvas Video su Fb, dalla diretta Live alle Stories, dalla collaborazione con uno Youtuber ai video Boomerang su Instagram. Questo approccio cross-platform permette di seguire la relazione che le persone vivono con i diversi media e device nel corso della giornata. Perché il video sia coinvolgente diventa fondamentale l’interattività.

L’arricchimento del contenuto con l’esperienza diventa una leva strategica per passare dalla sola fruizione del video all’interazione. Video a 360°, AR, VR, chatbots sono gli attuali mezzi per rendere i video immersivi e ingaggiare il consumatorie con l’accortezza, però, di mantenere sempre una sufficiente dose di reale valore: superato l’effetto wow, quello che terrà sempre alta l’attenzione sarà il contenuto e l’integrazione di questo contenuto nel sistema della marca. Nell’era della moltiplicazione dei contenuti, è la storia che permette la riconoscibilità del brand e in ogni canale si racconta una parte di questa storia.


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