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  • Immagine del redattoreKB Knowledge

In crescita i viaggi alternativi


Al boom degli operatori alternativi rispetto a quelli classici, fa da contraltare la crescita del turismo alternativo, all’insegna dell’ambiente, dello sport attivo e della riscoperta delle tradizioni locali .

Oggi siamo davanti al «turista 7i»: informato, impaziente, infedele, innovatore, illuso, internetizzato e soprattutto intossicato da migliaia di proposte ed offerte. Un turista che nell’85% dei casi cerca su internet le informazioni (visitando almeno 20 siti) e decide guardando i commenti di altri. Il turismo è passato dall’operare nell’economia del prezzo ad essere nell'economia della reputazione. Inoltre il mercato domanda esperienze turistiche, ma queste non possono essere soltanto un hotel o un B&B.

La community di cicloturisti BikeNBike, ad esempio, è stata pensata per condividere le esperienze sulle due ruote. L’associazione Il Movimento lento diffonde la cultura del viaggio a piedi (i Cammini) e in bicicletta e ha un suo tour operator, SloWays,. In tema di turismo all’aria aperta parla di previsioni favorevoli per l'estate alle porte Maurizio Vianello, presidente di Faita Federcamping. «Registriamo un +10-12% di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2016».

Nei campeggi si moltiplicano gli investimenti in attrezzature, dai giochi acquatici al food rispettoso delle nuove tendenze (vegano e prodotti a km zero) nei ristoranti e nei supermarket.

Si riduce lo spazio per le tende e si allarga quello dedicato alle mobile home. Anche il filone camperistico è più che mai d’attualità. ll turismo in camper e caravan muove 8 milioni di visitatori italiani e stranieri all’anno (dati Ciset) e produce un indotto economico di 3 miliardi. Il boom non sarà quindi un fuoco di paglia.


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