I cinque grandi dell’hi-tech – Apple, Amazon, Facebook, Google e Microsoft - stanno puntando sulla diversificazione. L’obiettivo è entrare in più mercati possibili, possibilmente prima che lo facciano gli avversari, per trovare il nuovo filone d’oro.
Secondo la matrice di Igor Ansoff, un’azienda può incrementare il suo business attraverso quattro strade: penetrazione di mercato, sviluppo del prodotto, sviluppo del mercato e infine diversificazione. Quest’ultima è la più rischiosa, perché significa per l’azienda entrare in un nuovo mercato con un nuovo prodotto.
E’ una scommessa sul futuro che, se viene vinta prima dei concorrenti, porta a vincere tutta la posta. Non scordiamoci che il contesto è l’economa digitale, dove chi arriva prima vince tutto. Per questo motivo osserviamo che le cinque superpotenze digitali - Apple, Amazon, Facebook, Google e Microsoft - si stanno impegnando nella ricerca di una nuova scommessa da vincere per sbancare tutto. La strategia che stanno portando avanti è quella della massima diversificazione avviando attività in ambiti distanti dal core business: dall’auto autonoma ai sistemi di intelligenza artificiale, dai sistemi di pagamento all’educazione e formazione.
C’è da dire che questa diversificazione cosi spinta desta preoccupazioni sui mercati. La pervasività delle attività e la dimensione gigantesca del giro d’affari di queste sole cinque aziende può influenzare interi settori dell’economia, della finanza e il futuro di tutto noi.
Senza contare che la maggior parte delle attività riguarda la raccolta delle informazioni sui clienti, e anche questa genera moltissime perplessità. C'è da dire che questi cinque giganti sono coscienti di tutto ciò e stanno già adottando delle contromisure. Insomma, i giganti digitali sono nati e poi cresciuti in fretta a dismisura.
E’ ora che, oltre ai vantaggi, si assumano le responsabilità che toccano loro nell’economia e nella società.
