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I distributori automatici diventano "smart"


Si chiama «smart vending», ricordano i gusti dei clienti e rivoluzioneranno un mercato che in Italia vale 3,4 miliardi di euro.

Il settore della distribuzione automatica accusa la stagnazione dei consumi ma punta a conquistare nuovi clienti attraverso due strategie:

1. l’ampliamento dell’offerta: non cibo e bevande (che oggi dominano le vendite delle 850mila vending machine installate in Italia), ma apertura al non-food;

2. l’innovazione tecnologica. A questo proposito osserviamo che siamo all’inizio della rivoluzione digitale del vending: i distributori automatici stanno integrando funzioni intelligenti, cambiando così il rapporto con il consumatore. Controllo in remoto della macchina e dell’assortimento dei prodotti, schermi touch attraverso cui personalizzare la bevanda, distributori con riconoscimento facciale per cui il consumatore viene memorizzato insieme alle sue consumazioni e quindi ai suoi gusti. Ciò permetterà poi di proporgli pacchetti su misura, sconti o programmi fedeltà.

Sul lato pagamento, le innovazioni riguardano l’utilizzo dello smartphone e delle carte di credito. Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico, le smart vending machine sono già 80mila, circa il 10% dei distributori automatici italiani.


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