Francesco Morace nel suo ultimo lavoro «ConsumAutori» spiega come lo sviluppo tecnologico abbia scompaginato la progressione classica dell’evoluzione generazionale.
La generazione Z – quella dei figli della generazione X e dei nipoti dei baby boomers – appare secondo Morace come un puzzle di gruppi molto differenti per consumi, linguaggi e approcci alla realtà. Tra chi oggi ha tra i 5 e i 19 anni, Morace individua 4 nuclei generazionali:
ExperTeens (16-19 anni); ExpoTeens (13-15 anni); TechTeens (9-12anni) e Lively Kids (4-8 annI).
Questi ultimi sono la touch generation, cresciuti a latte e dispositivi elettronici. Se combiniamo questo aspetto con la velocità di reazione e l’intelligenza spontanea che li caratterizza, appare chiaro come anche nei consumi richiedano esperienze coinvolgenti.
I TechTeens sono di poco più grandi ma hanno già conquistato il possesso dello smartphone, con cui avviano la frequentazione dei social network che hanno un ruolo fondamentale per gli stili di consumo di questi ragazzini, soprattutto in ambito fashion e accessori.
I loro fratelli maggiori sono gli ExpoTeens, così definiti perché fortemente orientati all’esposizione e all’esibizione. Costruiscono la loro identità su un consumo estensivo e condiviso che unisce narcisismo ed espressione creativa.
Infine gli ExpertTeens sono pre-adulti, pragmatici e molto esigenti, prima di tutto verso se stessi. Sono multitasking e per conquistarli si hanno 8 min di tempo!