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Profili generazionali: i CreActives


Analizziamo l’ultimo dei profili appartenenti al nucleo dei giovani adulti: i CreActives. FutureConceptLab li definisce dei giovani diventati adulti, molto impegnati nel creare un futuro di autorealizzazione sempre più condivisa.

I CreActives nascono nella prima metà degli anni Novanta, tra la caduta del muro di Berlino e l’ascesa di Internet e poi del web: prima generazione www. Sono uomini e donne di 20-25 anni, quindi la fascia più giovane tra i Millennials. Sono poco più di 3 milioni e rappresentano circa il 6% dell’intera popolazione.

Le loro dimensioni esistenziali sono: creatività, cosmopolitismo, originalità e autostima.

Rappresentano la prima vera generazione multiplayer: al di là delle tribù, sottoculture o movimenti ideologici.

Nati in piena evoluzione del digitale, per loro «essere connessi» in una rete di relazioni costituisce un dato di fatto, neanche più una scelta, come i loro fratelli maggiori.

Affrontano la vita come una sfida, alla ricerca del successo, ma aperti anche ad accettare eventuali fallimenti perché per loro si tratta di un laboratorio permanente. Del resto, vivono nell’epoca in cui è possibile vedere, ascoltare, esperire quasi tutto, quando vogliono, dove vogliono e spesso gratis: l’identità e lo stile di vita hanno meno peso rispetto alla capacità di cogliere le occasioni irripetibili che si presentano.

Ciò li porta ad affrontare con naturalezza il bisogno di inventarsi ogni giorno: un esercizio da cui riescono a trarre soddisfazione.

Arrivati a 20 anni, hanno raggiunto un’età ormai sganciata dal sostegno affettivo della famiglia (anche se questo quasi mai avviene in Italia dal punto di vista economico), che rende possibile per loro una esplorazione e sperimentazione nell’ordine della responsabilità individuale e soprattutto della collaborazione attiva con propri coetanei o anche con persone di altre generazioni, purchè innovative.

L’espressione del talento per loro si manifesta spesso come revisione originale di ciò che già esiste e come collaborazione artistica: in rete un’attività molto importante, accanto a quella del blogger è, ad esempio, «il reviewer», che fornisce nuovi spunti critici, valutazioni, consigli (ex. Kygo, un 24enne norvegese diventato in brevissimo tempo una star internazionale della musica elettronica).


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