top of page
Immagine del redattoreKB Knowledge

Profili generazionali: i profamilies


I ProFamilies sono nati nei primi anni Ottanta, sono i figli che in Italia subiscono per la prima volta il trauma di genitori separati e poi divorziati, vivendo contemporaneamente il sogno sociale dell’edonismo reaganiano. La definizione è stata coniata dal FutureConceptLab di Francesco Morace.

I ProFamilies sono nati nei primi anni Ottanta, sono i figli che in Italia subiscono per la prima volta il trauma di genitori separati e poi divorziati, vivendo contemporaneamente il sogno sociale dell’edonismo reaganiano. La definizione è stata coniata dal FutureConceptLab di Francesco Morace.

Sono uomini e donne di 30-35 anni che definiscono la loro identità sociale con grande continuità rispetto al nucleo familiare di origine e per i quali la famiglia è al primo posto tra i valori di vita. Allo stesso tempo, la carriera e il guadagno sono obiettivi importanti e per questo si impegnano in attività la cui prospettiva di produrre buon reddito è importate e concreta. Questa generazione si impegna per il raggiungimento del successo personale, spesso nel solco della tradizione famigliare delle libere professioni.

Il significato di successo per loro prevede l’idea di distinzione ed esibizione: non si tratta solo di avere il meglio, ma di goderne e mostrare la meritata ricchezza. Oltre alla valenza estetica degli oggetti quindi, diventa molto importante anche la loro valenza simbolica, per creare un mondo di riferimento ideale riconoscibile da tutti (vintage, altro artigianato locale, marche conosciute e riconoscibili…)

I ProFamilies rappresentano dunque il «cuore caldo» della società dei consumi.

Anche a causa della crisi economica che a 25 anni li ha colti impreparati, a 30-35 anni una parte dei ProFamilies si trovano a gravitare ancora nell’ambito della famiglia di origine e cerca in essa una rete di protezione psico-economica. Incarnano così l’esatto opposto del conflitto generazionale vissuto dai loro genitori negli anni Sessanta e Settanta. Prima di trovare la loro strada, trascorrono spesso una fase neet (cioè senza studio né lavoro).

Questo non avviene invece all’estero, dove accade l’opposto. Negli Stati Uniti per esempio, i ProFamilies si impegnano per trovare una soluzione ai problemi concreti delle famiglie, con il tipico approccio imprenditoriale americano. La vita famigliare diventa per loro spunto creativo per l’autorealizzazione e la capacità di conciliare il successo individuale con il benessere sociale.


98 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page