Si tratta di una persona che cerca una connessione tra corpo e mente e coltiva la propria spiritualità come risposta al sovraccarico di contenuti digitali.
Il neo spirituale nasce in seno a una generazione, quella dei 25-40enni, è poco incline alla religione in senso canonico, ma decide di coltivare una propria spiritualità in modalità «do it yourself». E’ una persona che si impegna attivamente e quotidianamente per raggiungere un’armonia e una serenità, mentre altri pensano che basti un week end nella natura o un massaggio. Il neo spirituale ama praticare yoga e meditazione, odia prender farmaci o dover essere reperibile dopo le 18, infatti la sera spegne il cellulare.
Sfrutta le opportunità del web (per esempio le video lezioni di yoga su YouTube o il percorso di mindfullness tramite la app Headspace), ma senza esserne prigioniero.
Questo target persegue il benessere attivamente anche attraverso l’alimentazione sana. Sceglie ingredienti naturali, prodotti biologici e ama i superfood. Parlando di medicina, diffida spesso di quella occidentale, che ragiona per compartimenti stagni ma preferisce un approccio olistico.
In sintesi il neo-spirituale presenta tre tratti portanti: 1. cerca isole di lentezza per riconnettersi con il suo lato istintivo 2.conduce uno stile di vita sano tra alimentazione naturale e yoga 3. persegue l’armonia tra tradizione e tecnologia moderna.
Note:
Fonte: Squadrati – Diletta Sereni (Mark Up n. 253/2016)