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Nuovi comportamenti di consumo nel settore energy


A differenza di 10 anni fa, oggi il consumatore produce, accumula e vende energia. Diventa cosi gestore, ovvero considera l’energia alla stregua di un bene che può gestire e non solo comprare sul mercato come una commodity. L’altra sfida è sull’efficienza energetica.

Tra i consumatori italiani si sta facendo largo un nuovo concetto di energia, come bene che può essere gestito oltre che comprato. Si tratta di un nuovo modello di energia che si esplicita nel passaggio dal concetto di consumer a quello di prosumer: cioè , utenti in grado di produrre la propria energia, di immagazzinarla attraverso sistemi di accumulo (storage) e di scambiarla in rete quando questa è in eccesso o più conveniente.

Ad oggi il parco impianti ad assetto «prosumer» si attesta intorno ai 600.000 impianti fotovoltaici, valore di assoluta importanza rispetto ai paesi europei. Con l’avvento delle varie forme di autoproduzione e accumulazione locale, la domanda è destinata a frammentarsi. Le tecnologie delle rinnovabili, intanto, migliorano e continueranno a migliorare essendo ormai partita la spirale dell’innovazione in quel settore: alimentano di energia le economie e contemporaneamente alimentano di speranza le società, disegnando uno sviluppo che non distrugge l’equilibrio ecologico planetario.

E le reti, comunque, devono diventare intelligenti, capaci di connessioni nelle due direzioni (se ciascuno può essere di volta in volta produttore o consumatore) e convergenti con le altre tematiche dell’infrastrutturazione digitale.

Infine, in questo panorama energetico in trasformazione, vi è la grande tematica dell’efficienza energetica, ossia il consumo intelligente della risorsa «energia». Questa nuova sensibilità si esprime con l’ingresso di tecnologie innovative che mirano a ridurre il consumo di energia. Stiamo parlando di un settore che in Italia vale oltre 6 miliardi di euro (erano 3,8 nel 2012). In questo specifico settore, c’è uno spazio e una competizione importante per le utilities, le quali vedono nell’efficienza energetica un’opportunità di business importante. La strada vincente è quella di iniziare a parlare di soluzioni e servizi e non più di sola tecnologia e prodotti.


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