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Immagine del redattoreKB Knowledge

Cambiamenti psico-sociali in arrivo


Il futuro scenario evolutivo mette in luce un profondo cambiamento psico-sociale. Quello emergente che Future Concept Lab di Francesco Morace propone per il nuovo anno segna un importante salto strutturale. L’affermarsi inarrestabile della diversità, la diffusione di protocolli collaborativi, la pervasività della narrativa digitale e l’adattamento al contesto algoritmico, costituiscono i quattro pilastri su cui si baserà il nuovo panorama. Vediamo di approfondirli.

UNIQUE DIVERSITIES: crescere sulla differenza

Questa tendenza sancisce la rilevanza della diversità, nel senso di unicità esistenziale, un elemento chiave nella condizione contemporanea, che non si riconosce più nelle tradizionali logiche di segmentazione. Ogni persona è unica, tanto nel dna quanto nelle scelte quotidiane. Di fronte a tali singolarità, le aziende non possono fare altro che dimostrarsi aperte e inclusive, pronte ad accettare le scelte, anche estreme delle persone a cui si rivolgono.

COLLABORATIVE GENIUS: valorizzare l’incontro unico tra luoghi e persone

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla progressiva crescita di collaborazioni creative di grande interesse tra brand diversi, tra aziende e progettisti, ma anche tra settori industriali e avanguardie artistiche. I risultati di queste partnership non solo hanno arricchito il panorama estetico, ma hanno proposto processi progettuali assolutamente nuovi. L’incontro magico tra unicità di luoghi e delle persone permette di definire una trama di storie collettive e individuali. I luoghi di vendita si trasformano in spazi aperti al territorio urbano, diventano una sorta di hub creativi, di microcosmi per godere di prodotti e servizi che si estendono ad esperienze culturali di arricchimento e di formazione.

DOCU-LIVES: raccontare la vita reale al di là della dimensione virtuale

Ci si allontana dalla dimensione sognante dello storytelling preferendogli il racconto reale e genuino. Molte aziende e agenzie stanno sperimentando (e rischiando) con la proposta di una franca lettura del reale, ma anche una rilettura di quello che ormai ci sembra ovvio. I contenuti di Snapchat sono snobisticamente accusati di essere grezzi e brutti, ma questo non ne rallenta la crescita. In questo contesto vince l’autenticità più schietta e con meno filtri. Ciò non significa che il racconto del reale non debba essere strutturato ad arte, ma ci suggerisce che la narrazione non deve diventare più importante della conoscenza.

ALGORITHMIC TOUCH: dare spazio al pragmatismo utilizzando formule adattive

Algoritmi e bot danno ormai parte della nostra vita quotidiana. Dai social media, ai servizi di prenotazione, dagli aspirapolveri alle auto, la loro capacità di decisione diventa sempre più raffinata. Si sono visti anche algoritmi empatici ed emotivi. La comprensione reciproca può portare a sofisticate ed efficaci forme di contatto, un vero e proprio algorithmic touch, in cui la freddezza del calcolo matematico si calibra con la sensorialità e l’emozione. Si aprono così le porte a nuove forme di comunicazione, spazi e oggetti vengono ri-pensati e messi in relazione sulla base di una nuova capacità di adattamento e i modelli di business si evolvono intorno a concetti di trasformazione e adattabilità.


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