Identificata da Kiki Lab, che vi ha dedicato una ricerca, l’ibridazione tra vendita e ristorazione sta prendendo piede grazie soprattutto alla forte identità territoriale della proposta.
Kiki Lab non ha dubbi: è l’identity-food la strategia vincente per il risto-retail, che offre esperienze di degustazione immediata e di storytelling in ambienti fortemente comunicativi. La promessa dell’identity-food è chiara e forte: cibo legato a un territorio, a una tradizione, a una cultura.
Le chiavi del successo di questo format si basano su: autenticità, coerenza, partnership, storytelling ed edutainment. Sono 4 i tipi di Dna dei risto-ratail: ci sono i commercianti al dettaglio, come Accattatavillo a Brescia o il neoarrivato bistrot di Peck, che col tempo hanno affiancato la ristorazione alla vendita; ci sono i ristoratori, che hanno inserito aree di vendita intorno ai tavoli, come Rossopomodoro. Poi abbiamo i brand industriali, come Barilla e Rana, che hanno deciso di implementare un canale retail diretto dove presentare ai clienti i propri prodotti e la propria filosofia. E infine ci sono i nativi risto-retailer, imprese che sono nate con questo posizionamento fin dal principio in modo chiaro: ibridare la formula. E’ il caso di Eataly.