Supermercati, ristoranti, mercati ma anche palestre, piscine, biblioteche, club aperti 24 ore. E’ la capitalizzazione della notte.
A New York, Hong Kong, Berlino e Londra l’«always open» è già una regola. In Italia lo diventerà, con Roma e Milano in testa. Parliamo di una serie di attività accessibili a qualsiasi ora della notte, che generano la cosiddetta «midnight economy», un’economia sostenuta dagli innamorati delle ore piccole, da chi si sveglia con il buio o da chi lavora con un altro fuso orario o fino a tardi e non vuole rinunciare a riti e svaghi di una vita ordinaria.
Questo trend globale è ormai inarrestabile e sta generando anche mega fatturati. Secondo i calcoli della Federazione Italiana Pubblici Esercizi in Italia si parla di un giro di affari annuale di 70 miliardi di euro; Londra produce 66 miliardi di sterline (circa 76 miliardi di euro). I margini di crescita, cosi come i terreni di sperimentazione sono in aumento.
Il paradigma non è costruire avanguardie che sappiano di eccezioni, bensì riprodurre di notte ciò che è prassi di mattina e pomeriggio. I segnali di un cambiamento di costume sono in corso. All’estero questa midnight economy sta già dando prove di tenuta. In Italia sono soprattutto supermercati, negozi e palestre che hanno liberalizzato gli orari ma osserviamo che questa onda lentamente va allargandosi ai servizi.