L’evoluzione dei consumi si orienta sempre più nella direzione delle esperienze di vita memorabili, con un consumatore alla ricerca di prodotti acquistati non tanto per soddisfare desideri sempre più sofisticati, quanto per garantire un mix di caratteristiche: il portato emozionale e relazionale e la promessa di un futuro migliore.
1. RITORNO DELLA SOSTANZA: fino ad oggi i paradigmi che hanno plasmato la società sono stati trainati più dall’immagine. Ora vediamo un ritorno della sostanza, dell’essere: una volta ci si scambiava simboli di status: l’auto importante, la penna di marca, il gadget elettronico. Ora ci si regala idee, oggetti realizzati in proprio, momenti di aggregazione. Lo scenario di consumo di oggi è segnato dal passaggio progressivo da logiche di puro possesso a una tensione legata più all’essere, dove i consumi inglobano sempre più dimensioni relazionali, esperienziali, simboliche.
2. SEMPRE MENO CONSUMATORI, SEMPRE PIU’ INDIVIDUI: i consumatori di oggi sono persone che non si lasciano facilmente catalogare in nicchie e ancora meno accettano di essere considerati massa. I comportamenti diventano trasversali per talento, età , lifestyle. Motivo per cui oggi non si parla più di «segmenti di consumatori», bensì di pubblici, tribù, stili di vita.
3. STAR BENE, IL NUOVO DOGMA: il consumatore di oggi desidera, pretende e acquista il bene e il buono, anche spendendo qualcosa di più. Il benessere oggi non è più circoscritto al solo stato medico e fisico, ma diventa un concetto diffuso, ovvero sentirsi bene in differenti ambiti del vivere. Inoltre è un benessere che comprende individui, ambiente, animali e prodotti.
4. I CONSUMATORI PRENDONO IL CONTROLLO: sotto la spinta dello sviluppo dell’Internet of thing e dei wearables, negli ultimi anni è diventata urgente per le persone la possibilità di controllare senza fatica i vari ambiti di vita. Tale tendenza esprime l’esigenza personale di programmare azioni e fruizioni al fine di ottimizzare bene i gesti quotidiani, il proprio spazio, tempo e risorse.