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I nuovi modelli di business figli della digitalizzazione


L’effetto dirompente dell’innovazione digitale sta distruggendo a grande velocità i modelli di produzione e consumo consolidati e nel contempo sta generando nuovi modelli di business, di fatto già apprezzati dai consumatori.

Vediamoli.

1. SHARING ECONOMY: convenienza ed esperienza anziché proprietà, ad un prezzo molto inferiore. È l’economia collaborativa, il modello che ha rivoluzionato a livello globale i primi anni del XXI secolo. Pioniere fu Napster, il primo sistema peer to peer di massa. Oggi sotto il capello della sharing economy vanno fenomeni come il crowdfunding , il coworking, l’home restaurant, l’affitto della casa o dell’auto. Ad oggi in Italia le piattaforme attive sono più di 200. Il dibattito, ancora aperto, è sulle norme da applicare.

2. SUBSCRIPTION ECONOMY: è un modello che permette ai consumatori di acquistare dei servizi e prodotti o averne accesso attraverso l’abbonamento periodico a un servizio. Tale economy risponde alle nuove generazioni di consumatori, nativi digitali, «alway on» e che desiderano essere soddisfatti istantaneamente. Soprattutto preferiscono avere tante scelte e accesso a prodotti e servizi, invece di doverli comprare. Questo modello economico si sta evolvendo verso la personalizzazione del servizio/prodotto (costruito su misura del cliente).

3. SERVICES ECONOMY: si tratta del modello «do it for me», per cui questo tipo di economia prevede l’esternalizzazione dei servizi domestici (servizi on demand di lavanderia, pulizia, imbiancatura, traslochi…)

4. CIRCULAR ECONOMY: modello basato sul limitare l’utilizzo delle risorse, valorizzare gli scarti ed estendere il ciclo di vita dei prodotti. È un’economia che non solo protegge l’ambiente e permette di risparmiare sui costi di produzione e di gestione, ma produce anche degli utili, quindi un’opportunità per le aziende!


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